Cos’è la vitamina D?
L’ uomo non riesce a sintetizzare tutte le sostanze necessarie indispensabili alla vita quindi dovrà integrarle con la nutrizione.
Questa è la definizione di vitamina. Ma la vitamina D è anche un ormone. Ovvero una sostanza prodotta da uno specifico compartimento che andrà ad agire su un altro.
Quanto è importante la Vitamina D? Tanto, anzi tantissimo e la sua presenza nel nostro corpo dovrebbe essere monitorata costantemente con le analisi del sangue.
Quando si ha una vitamina d bassa?
Ritirando le analisi in laboratorio questi sono i limiti che troverete sul referto
carenza:<10
insufficienza: 10 – 30
sufficienza: 30 – 100
tossicità: >100
Questi valori sono espressi in ng/ml da non confondere con la scala nmol/l che avrà dei valori più alti essendo valutati in grammi.
Le U.I. o Unità internazionali sono le unità di misura per la quantità di colecalciferolo (D3) da somministrare.
E’ lampante che il limite sia 30 ng/ml e che al di sotto di tale limite sia consigliabile integrarla opportunamente.
Come è possibile ottenere vitamina D?
È possibile ottenere la Vitamina D in due modalità
1) libero acquisto
2) prescrizione tramite SSN
In Italia l’Agenzia italiana del Farmaco ha da poco aggiornato la nota 96 (20 febbraio 2023) riguardante l’ appropriatezza prescrittiva della supplementazione della Vitamina D. La più grande novità riguarda la riduzione da 20 a 12 ng/ml del livello registrato di vitamina D (25(OH)D) sierica.
Quindi al disopra di 12 ng/ml il cittadino dovrà autonomamente occuparsi dell’integrazione.
In Italia la situzione è decisamente grave 8 persone su 10 non possiedono adeguati livelli circolanti di calcifediolo.
Come si integra la vitamina D?
In tre modi: epidermicamente, cibo ed integratori.
Naturalmente noi produciamo vitamina D tramite la cute stimolata dal sole. Per essere precisi la sua produzione dipende dall’ esposizione ai raggi ultravioletti di tipo B (UVB). Ma non è cosi semplice. I fattori di successo sono latitudine, stagione, colore della pelle e uso di creme solari. In più ricordiamo diversi fattori che possono sfavorirci
La luce solare filtrata da finestre non trasmette raggi UVB.
Un uso indiscriminato di creme solari visto che basterebbe una moderata esposizione alla luce. Una crema protezione 15 blocca il 99% della vitamina D.
L’ inquinamento atmosferico. Il colore della pelle, ma melanina prodotta è un vero e proprio filtro naturale.
Sarebbe perfetto esporre per 15 minuti braccia, collo gambe e testa per 15 minuti al giorni nelle ore centrali.
Per quanto riguarda il cibo l’ assunzione di vitamina D è quasi trascurabile visto che gli allevamenti intensivi non permettono una sintesi di vitamina D da parte degli animali.
L’ integrazione rimane la via più sicura, semplice ed efficace. Sono da sconsigliare i boli ovvero le mega dosi annuali o semestrali e preferire bassi dosaggi ma quotidiani per mimare una naturale esposizione.
La vitamina D è una vitamina lipofila ovvero che trova affinità con il grasso. Un consiglio utile è quella di consumarla con un pasto grasso che prevede olio o condimenti.
Errata è la pratica comune di metterla sul pane che è un carboidrato e non avrà una veicolazione e protezione efficace.
Inoltre è consigliabile associare del magnesio se si assume D3. Assumendo il precursore D3 esso verrà trasformato in D attiva tramite due trasformazioni magnesio dipendenti che avverranno nel fegato e nel rene.
Quali sono i segnali di una carenza di vitamina D?
Una carenza di vitamina D si può sentire con dolori alle ossa, articolazioni, debolezza muscolare, stanchezza, fragilità ossea, ossa fragili o deformate e difficoltà di concentrazione.
Le principali carenze della carenza di vitamina D sappiamo siano legate all’ apparato scheletrico:
rachitismo nel bambini
osteomalacia negli adulti
osteoporosi nell’ età avanzata.
I recettori della vitamina D sono nell’ intestino ma soprattutto negli osteoblasti, ovvero le cellule promotrici della crescita ossea.
Essendo i recettori della Vitamina D presenti in maniera estremamente vasta in ogni compartimento del nostro corpo avremo altre problematiche.
Un indebolimento del sistema immunitario, problemi cardiovascolari, bassa secrezione ormonale, sistema riproduttivo, una ridotta longevità, maggiore esposizione a tumori, sindrome metabolica, invecchiamento precoce, problemi cutanei come alopecia e psoriasi.
dott. Giulio Francesco Biocca
Farmacista, Nutrizionista, Docente AIMF